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Nel mese di novembre scorso su specifico invito da parte della Annia Banca ex Banca di Credito Cooperativo con sede in Cartura (Pd), istituto che ha fatto la fusione con la nostra agenzia locale di San Martino di Venezze, si sono ritrovate diverse associazioni della Caritas di diversi Comuni delle provincie di Padova e Rovigo, fra le quali anche la Caritas di San Martino di Venezze.

All’ incontro che si è tenuto nella sala convegni della sede dell’ istituto di Cartura ha partecipato al completo il Consiglio di Amministrazione della banca e, prendendo la parola il Presidente signor Sarti ha sottolineato come le Associazioni della Caritas operino nel territorio con passione, spirito di sacrificio, e con notevoli difficoltà oggettive. Il contributo che la nostra banca mette a disposizione per le Vostre attività,continua, non rappresenta certo la soluzione alle Vostre problematiche e non riuscirà certo a sopperire in pieno alle molte necessità di cui ogni associazione abbisogna. Riteniamo però che quanto siamo riusciti a dare, possa in qualche modo anche parzialmente dare una mano alle Vostre iniziative.
Il Presidente Sarti ringraziando tutti i presenti per aver aderito all’ inziativa ha distribuito, chiamando singolarmente Comune per Comune gli incaricati delle Caritas, consegnando quanto elargito e predisposto dall’ Istituto augurando a ciascuno di loro buon lavoro.
fonte: civico venezze

SAN MARTINO DI VENEZZE – Un incontro pubblico per far luce sul tema delle biomasse voluto dal Comitato SAN MARTINO IN SALUTE. Domenica, 25 gennaio, di  pomeriggio, nella sala mensa della scuola primaria di via Marconi a San Martino, si è tenuto un incontro con il professor Gianni Tamino, docente di Fondamenti di diritto ambientale del Dipartimento di Biologia dell’università di Padova, che ha affrontato, davanti ad un pubblico molto numeroso, la delicata vicenda delle biomasse, che in questo periodo sta interessando molto da vicino la comunità sanmartinese.
Il professor Tamino ha fatto una panoramica generale sul concetto di energie rinnovabili e biomasse, partendo dall’aria presente nell’atmosfera, e più precisamente nella Pianura Padana, spiegando che il problema delle biomasse è particolarmente centrale in questo momento e specificando che possono essere di tipo solido, liquido e gassoso. Solido come cippato di legna, gusci vari, mais e altro, che provocano inquinamento atmosferico; liquido come olio di palma, colza, semi e altro che provocano inquinamento equipollente al gasolio; gassoso, dove il materiale organico di scarto viene ‘digerito’, equivalente alla digestione animale.
Tamino ha poi spiegato che dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, gli impianti a biomasse sono considerati insalubri di prima categoria, poiché provocano l’insorgere di Pm10 e altri scarti altamente cancerogeni, sottolineando che gli incentivi europei si basano su un principio errato, ovvero credere che gli impianti a biomasse siano fonte di energia rinnovabile.
Tematica molto sentita per la comunità di San Martino, dopo la recente notizia che la società “I frutti del sole” ha fatto ricorso contro il parere negativo di Provincia e Comune, circa la costruzione di un impianto a biomasse di 2,9 megawatt alimentato a cippato di legno per il riscaldamento di serre per la produzione di ortaggi, che dovrebbe sorgere in via Marconi, a poche centinaia di metri dal centro cittadino.

 

 

 

 

fonte: La Voce Rovigo

Doppio appuntamento a San  Martino Di Venezze per il giorno della memoria. Quest’anno due sono le inziative organizzate per commemorare “la giornata della memoria”.
Martedi 27 gennaio, presso la sala parrocchiale Papa Giovanni Paolo II alle ore 21, ci sarà  la proiezione del film: TRAIN DE VIE; pellicola del  1998 presentata alla mostra del cinema di Venezia, dove ha ottenuto ampi consensi. L’evento è organizzato dal gruppo Giovani.

Venerdi’ 30 gennaio alle ore 21, presso la sala mensa della scuola primaria, in Via Marconi, ci sarà la presentazione del libro “”L’EROE INVISIBILE. RICORDO DI GIORGIO PERLASCA”
Budapest: inverno 1944-1945. La guerra sta per finire, ma non le sue atrocità. Gli ebrei rimasti intrappolati nella capitale sono costretti a nascondersi, a mentire, a subire assalti e deportazioni da parte dei soldati nazisti tedeschi e ungheresi. In questa triste vicenda si inserisce la storia di Giorgio Perlasca, commerciante di carni italiano che si ritrova per lavoro in Ungheria quando arrivano i tedeschi. La situazione drammatica degli ebrei cui assiste quotidianamente gli fa maturare l’idea di opporsi, in qualunque modo, a tanta ferocia. Grazie ad un falso passaporto fornitogli dall’ambasciata spagnola, Perlasca si dichiara console spagnolo e fornisce autentiche lettere di protezione agli ebrei che si rifugiano negli edifici di proprietà dell’ambasciata. Si tratta di una lotta contro il tempo per salvare quelli che i nazisti pensavano fossero circa trecento ebrei, mentre in realtà erano più di cinquemila. Perlasca gli procura cibo, salva molti ragazzi dai cosiddetti “treni della morte”, mentendo e rischiando ogni giorno la sua vita. Alla fine della guerra, quando rientra a casa a Padova, Perlasca non racconta a nessuno, neppure ai suoi familiari, la sua vicenda e così per molto tempo il segreto rimarrà tale. Solamente molti anni dopo, verso la fine degli anni Ottanta, un gruppo di donne ungheresi comincia a cercarlo e allora la sua storia farà il giro del mondo…
AUTORI:Luca Cognolato è insegnante in un istituto superiore di Padova;
Silvia Del Francia è una libraia e si occupa da diversi anni di promozione della lettura.
Insieme raccontano una storia intensa e vera, rimanendo fedeli alle testimonianze lasciate da Giorgio Perlasca. In fondo al libro è presente anche un ricordo del figlio, Franco Perlasca. Un libro bellissimo e toccante per i ragazzi, ma perfetto anche per iniziare a raccontare la Shoah ai bambini più piccoli.
Per l’occasione in biblioteca sono stati allestiti due scaffali tematici (bambini, ragazzi e adulti) sulla Shoah: romanzi, saggistica, DVD.
L’evento è organizzato dalla Biblioteca in collaborazione con Il Movimento Libera-Mente.

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fonte: civico venezze

– Maria Enrichetta Novo premiata al Galà della donna. La sua figura è stata segnalata dalla commissione Pari opportunità del Comune di San Martino durante la recente kermesse svoltasi a Porto Viro, in cui sono state premiate diverse figure femminili a livello provinciale, distintesi nel mondo dell’imprenditoria, del volontariato e non solo. Maria Enrichetta Novo, originaria di Beverare, ex insegnante di scuola secondaria di primo grado a San Martino, ha ricevuto il riconoscimento da parte del sindaco di Porto Viro Thomas Giacon per la sua lunga attività nel mondo del volontariato, grazie alla sua opera presso l’associazione onlus Portaverta di Rovigo, che gestisce l’accoglienza di persone senza dimora o bisognose d’aiuto, in collaborazione con le varie istituzioni coinvolte. Maria Enrichetta Novo è stata accompagnata da alcune componenti della commissione Pari opportunità di San Martino, assieme all’assessore Anna Maria Barbierato, che l’hanno sostenuta, segnalando il suo profilo come donna sanmartinese più meritevole.
maria enrichetta novo (in primo piano) con lassessore anna maria barbierato e la comm. pari opp di s. martino

fonte: La Voce Rovigo

SAN MARTINO DI VENEZZE – La questione ‘centrale a biomasse’ di San Martino è arrivata a Venezia. La società “I frutti del sole”  ha fatto ricorso al Tar, dopo il diniego della Provincia sul progetto avanzato per la costruzione di un impianto a poche centinaia di metri dal centro del paese.
La vicenda risale a maggio 2014, quando la società stessa, con sede in via Marconi a San Martino, aveva fatto richiesta al Comune di costruire una centrale a biomasse della potenza di 2,9 megawatt alimentata a cippato per riscaldare circa 10 ettari di serre adibite alla coltivazione di ortaggi.
Il Comune sin da subito si è dimostrato contrario a tale richiesta, e a settembre è sorto il comitato cittadino San Martino in salute, che si è schierato a fianco dell’amministrazione, raccogliendo numerose firme per opporsi a tale progetto, poiché in una zona troppo vicina al centro cittadino. Alla conferenza dei servizi tenutasi il 16 ottobre 2014 con le parti interessate, la Provincia ha respinto la richiesta inoltrata dalla società stessa, non rilasciando l’Aua (autorizzazione unica ambientale).
Successivamente, l’amministrazione sanmartinese in un consiglio comunale ha modificato il regolamento di polizia urbana, introducendo alcune norme più restrittive in merito all’insediamento di impianti a biomasse, fissando le distanze minime: fino a 1 megawatt, ad almeno 1,5 chilometri di distanza dall’ultima casa del centro abitato e fino a 3 megawatt, ad almeno 2,5 chilometri di distanza dall’ultima casa del centro abitato.
La società “I frutti del sole” in questi mesi però, ha portato avanti la sua causa, facendo ricorso al Tar in merito al diniego di Provincia e Comune, ed ora la parola spetta al tribunale amministrativo regionale.
Ma il comitato cittadino San Martino in Salute non si ferma, e per domenica 25 gennaio ha organizzato un incontro a tema; alle 17 nella sala mensa della scuola primaria di via Marconi, infatti, sarà ospite il professor Gianni Tamino, già docente di Fondamenti di diritto ambientale del Dipartimento di Biologia dell’università di Padova, che affronterà le tematiche relative proprio alla questione ‘centrale a biomasse’ che da mesi vede sotto i riflettori il paese in riva all’Adige.

fonte: La Voce Rovigo

Riceviamo e pubblichiamo questa lettera che ci è pervenuta:

“La scorsa settimana passando in auto davanti al tabellone delle affissioni in Via Marconi, nella zona annunci mortuari, leggo in velocità e distrattamente un cogome: Bernardinello; ed in quell’istante, da una rapida scorsa nei meandri della memoria, concludo che mi sembra non si tratti di nessuno dei miei conoscenti. Dopo un paio di giorni mi reco al cimitero e nella bacheca delle affissioni con molta commozione e sorpresa riconosco la foto di un amico: Vittorio. Da quaranta anni che lo conosco non ho mai realizzato che di cognome facesse Bernardinello. Sono rimasto di stucco perchè non ho potuto partecipare all’estremo saluto.
Scrivo questa lettera perchè Vittorio facendo parte della mia storia ha fatto parte della storia di San Martino, e più precisamente di quella di Radio Marte la “libera emittente” che trasmetteva “da on canton del borgo” negli anni 80, nello scantinato di Ermes Sfriso (“Meme” che ci ha lasciato lo scorso anno). La nostra era una amicizia semplice, non eclatante, nata nella complicità di quegli anni quando entrambi frequentavamo la radio. A dire il vero, in qualche modo Lui era la radio. Affetto dalla sindrome di down, non per questo mancava di volontà, determinazione, tenacia e di altre doti che, forse, più di qualche soggetto definito normale non ha nel suo bagaglio. Arrivasse col suo motorino, o fosse accompagnato da qualche amico, lui c’era sempre, instancabilmente. Dotato di una memoria strabiliante, era lui che teneva in ordine dischi e altro materiale e, meglio di una macchina, ti sapeva dire in un istante dove erano collocati ricordandosi nomi, titoli, posizioni; di fatto per trovare qualcosa bisognava rivolgersi a lui. Per la sua conformazione, non aveva né una voce né una pronuncia propriamente radiofonica, ma era simpaticamente riuscito a ricavarsi qualche spazio e coronare il sogno di tutti i ragazzi dell’epoca: parlare alla radio, fare il d.j..
Dopo quell’esperienza ci si incontrava qualche volta per il paese, e sempre c’era manifestazione di affetto e simpatia da parte di entrambi, ed in semplicità ci si scambiava qualche chiacchera.
Così, semplicemente, quando Ti ho rivisto sull’epigrafe mi è venuto spontaneo questo: Ciao Vittorio!.
Prisco.

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fonte: civico venezze

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