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Anziani in fila sotto il sole cocente davanti alle Poste. Il sindaco Vinicio Piasentini avverte il Prefetto.
I protocolli dell’ufficio postale fanno entrare uno o due cittadini alla volta. Il primo cittadino di San Martino di Venezze dopo aver inutilmente segnalato la cosa alla Direzione, si rivolge anche al Prefetto. Si è reso disponibile ad allestire un gazebo.
fa, caldo, sole, protocolli, fila, fine mese, over 75. Queste le parole chiave della nuova “battaglia” del sindaco di San Martino di Venezze, Vinicio Piasentini, per difendere i propri anziani in fila davanti alle Poste del paese per poter ritirare la propria pensione. “Capisco che le Poste applichino i protocolli di emergenza Covid ma non siamo più a marzo. Lo spazio all’interno dell’ufficio postale del mio paese è piuttosto ampio e credo che possano entrare tranquillamente più di una o due persone come sta accadendo”. Gli effetti di questo “sbarramento” sono una fila di persone anziane, fuori ad aspettare il proprio turno, sotto il sole cocente, perché l’entrata delle Poste è proprio a sud, dove batte il sole.
“Ho scritto ancora tempo fa lamentando la cosa alla direzione centrale di Rovigo ma sono stato ignorato, ovvero non ho avuto risposta. Solo questa mattina sono riuscito ad avere l’attenzione del direttore della filiale di San Martino di Venezze. Sono disponibile a mettere un gazebo, ma essendo suolo privato, pur essendo sindaco, devo avere l’autorizzazione del proprietario e ora sono in attesa di un sì o di un no”.
I cittadini si sono lamentati della situazione con il Comune, sia via social che andando proprio in Municipio, “non è possibile che un ente come Poste non possa pensare ad una soluzione ad un problema scaturito da proprie decisioni”.
Fitto il dibattito apparso sulla pagina FB del gruppo “Sei di San Martino se…” scatenato dalla segnalazione/rimbrotto di una cittadina.
Il sindaco Piasentini fa sapere che ha reso edotto della situazione anche il Prefetto di Rovigo, Maddalena De Luca, e che anche altri sindaci della provincia si sono uniti alla sua segnalazione.

 

 

 

fonte: RovigoOggi

Dal 1 settembre non sarà più Dirigente Scolastico all’Ic Villadose (scuole di Gavello, Ceregnano, Villadose e San Martino Venezze), Osvaldo Pasello passa all’Istituto di Istruzione Superiore “De Amicis” di Rovigo.

“Un passaggio per me non facile. Non semplice lasciare Villadose dopo 5 anni di titolarità e 1 di reggenze. Sei anni in cui abbiamo davvero realizzato molto con la comunità scolastica e le comunità del territorio, sei anni in cui si sono intessuti rapporti umani e professionali davvero importanti” –
Ringraziamenti: “Devo sicuramente ringraziare tutto il personale ATA (segreteria e collaboratori scolastici) e tutti i docenti, partendo dai più stretti collaboratori, professionisti di grande qualità. Devo anche ringraziare le tantissime famiglie che hanno collaborato con noi per migliorare lo dei loro figli. Grazie anche alle Amministrazione comunali, sempre a fianco dell’Istituto e a tutte le associazioni di volontariato che nella scuola hanno visto….un’opportunità. Un abbraccio a tutti gli alunni, dai più piccoli ai più grandi, cresciuti nel corso di questi anni anche nel rispetto delle regole della convivenza. Come dico spesso, l’Ic Villadose è un e continuerà ad esserlo” –
Un bilancio… “L’idea di scuola che in questi anni abbiamo cercato di realizzare…..la scuola del Cuore…. partiva dall’assunto delle porte aperte, dell’accoglienza, della preparazione a tutto tondo degli alunni (certo disciplinare, ma anche preparazione nell’affrontare le sfide, nel rispetto delle regole sociali, nell’imparare ad apprendere…) – Su questi aspetti, non strettamente disciplinari, abbiamo iniziato a valutare gli alunni, proprio al fine di valorizzarne la crescita in senso globale. Il percorso è lungo ma è ben avviato, dopo anni di lavoro da parte del Collegio dei docenti, che ha realizzato un curriculum di Istituto per competenze disciplinari e trasversali con davvero pochi eguali” –
Progetti significativi… “Tanti, ma, dovendo scegliere, direi l’Innovazione, a 360 gradi: Innovazione come apertura alla progettualità europea, con l’ acquisizione di corposi investimenti e puntuali ricadute nell’Istituto e nel territorio; Innovazione nella didattica, ad esempio tramite la forte spinta verso la flessibilità organizzativa (si veda il rivoluzionario progetto avviato a San Martino della “Scuola senza aule”); Innovazione nelle attrezzature: in pochi anni abbiamo rifatto quasi tutti i laboratori, anche con idee nuove, come il laboratorio di coding e robotica che sta per essere inaugurato nel plesso di Villadose” –

Concludo…“Purtroppo l’emergenza-Covid ha deviato il nostro percorso, ma non l’ha interrotto. Ci siamo smarriti, come tutti, un po’, ma abbiamo prontamente reagito e ora, per settembre e il riavvio delle lezioni, l’Istituto sarà pronto per ogni evenienza. Auguro a tutta la comunità scolastica che si possa pian piano tornare dove si dev’essere, cioè stabilmente e con sicurezza a scuola.

Per quanto riguarda me inizierò quella che, con ogni probabilità, sarà l’ultima sfida professionale di scuola, tornando ai ragazzi <più grandi>, a quei ragazzi che decisamente conosco meglio sotto il profilo pedagogico, perché con loro ho lavorato, dentro e fuori la scuola, per quasi trent’anni. Ci torno, credo, più forte, perché gli otto anni di Dirigenza nel I ciclo (prima di Villadose sono stato anche nell’”indimenticato” Taglio di Po, passando per le arricchenti “reggenze” di Costa e Adria1), mi hanno insegnato molto, dandomi un quadro ampio e profondo dei bisogni educativi dei nostri ragazzi” –

Osvaldo Pasello,
Dirigente Scolastico Ic Villadose
e dal 1 settembre all’IIS “De Amicis” di Rovigo

 

 

 

fonte: rovigooggi

LE RADICI DEL SAPERE
In questi giorni, la facciata della BIBLIOTECA COMUNALE GIANCARLO CASARIN di San Martino di Venezze si è arricchita di un murales realizzato dalla artista romana ALESSANDRA CARLONI.
L’opera, intitolata LE RADICI DEL SAPERE, rappresenta un albero, le cui radici nascono su un terreno ricco di libri, come se uscisse direttamente fuori da un racconto, dal quale sui rami maturano altrettanti libri e racconti.
Il percorso di crescita, che si sviluppa attraverso la cultura e il sapere è così metaforicamente rappresentato. Tutta l’immagine fiabesca si conclude con la presenza di due ragazzi, dipinti come se fossero appoggiati sulle finestre e intenti a leggere insieme il proprio racconto, mentre sulle spalle hanno legato un aquilone (elemento che richiama il nuovo logo della biblioteca, tratto da una poesia di Giancarlo Casarin), pronti così a spiccare il volo attraverso la forza immaginativa suscitata dalla lettura.
Le radici del sapere è la seconda opera realizzata a San Martino di Venezze, dopo il murales presente nella sala civica M.T. Reato, a fianco della Biblioteca.
L’artista ALESSANDRA CARLONI nasce a Roma nel 1984, dove vive e lavora. Si diploma all’Accademia di Belle Arti di Roma nel 2008 e si laurea nel 2013 in Storia dell’arte contemporanea, presso l’Università “La Sapienza”. Dal 2009 inizia la sua attività come pittrice e artista, esponendo in personali e collettive in gallerie di Roma e in altre città italiane, vincendo diversi premi e concorsi. In parallelo inizia la sua attività anche come street artist, realizzando opere murali in diverse città e borghi italiani e all’estero, vincendo premi e riconoscimenti (le sue opere sono visibili sul sito www.alessandracarloni.com dove è presente anche il murales rappresentato in sala civica)

Alle 10 e 15 di mercoledì 22 luglio i vigili del fuoco sono intervenuti in un’azienda agricola in Ca’ Dona a San Martino di Venezze per soccorrere una cavalla caduta in un fossato.

I pompieri arrivati da Rovigo con il personale di prima partenza e il supporto dell’autogrù, hanno issato con delle fasce l’anziana cavalla per adagiarla nel prato.

Successivamente, l’equino che non riusciva alzarsi è stato spostato in un posto più tranquillo, nell’attesa del veterinario. Purtroppo nonostante i soccorsi la cavalla di oltre 30 anni è deceduta.

 

 

 

fonte: rovigooggi

Un salto oltre l’ostacolo e i limiti di se stessi: corsi di Parkour nell’estate polesana rivolta ai giovani pronti a partire in provincia di Rovigo, grazie al Comitato Unione Italiana Sport per Tutti di Rovigo e all’adesione dei Comuni di San Martino di Venezze e Badia Polesine.

Il Parkour come i giochi di strada. Nello spazio urbano, all’aperto, si vive la città socializzando. L’Uisp Rovigo con il patrocinio dei Comuni di San Martino di Venezze e Badia Polesine ha pensato al progetto “Indy Summer Crew”. Che cos’è? Si tratta di una serie di incontri “easy” rivolti ai giovani dai 13 ai 17 anni. Con il Parkour si promuove nei ragazzi la possibilità di interpretare in modo inedito la realtà fisica che li circonda, trasformando gradinate, muretti e ostacoli in strumenti di allenamento e divertimento, incentrando sulla persona e sul gruppo la possibilità di interpretare un oggetto come fonte di sfide da superare insieme o individualmente, rispettando i propri tempi.

“Contrariamente a quello che molti pensano non è una disciplina pericolosa- spiega Massimo Gasparetto, vicepresidente Uisp Rovigo– Nel Parkour, sport non competitivo, le regole sono costruite dai ragazzi. La finalità è il divertimento e la vittoria non è una gara contro qualcuno, ma il miglioramento della propria autostima e i superamenti dei limiti fisici”.

I corsi iniziano il 23 luglio e terminano il 27 agosto 2020. Saranno rispettate le norme anticovid 19.
San Martino di Venezze il ritrovo è ai  giardini del Parco per i diritti dei bambini (retro chiesa) ogni martedì e venerdì dalle 17 alle 18.30.
L’istruttore, Daniele Poletto, pratica il parkour da tempo e seguirà attentamente  i ragazzi affiancato da una aiutante.  “Verranno rispettati, passo passo i tempi di tutti – racconta –  Il parkour è anzitutto un allenamento per se stessi, in gruppo e in un contesto, che può essere la città come la palestra”. Costo per tutta la durata del corso 20 euro compresa iscrizione Uisp. Per informazioni, Daniele 3481188227. Iscrizioni obbligatorie al link:  https://forms.gle/G7kn9G9WerkKut8v6.

 

 

 

fonte: varie

 

 

SAN MARTINO DI VENEZZE (Rovigo) – La complessità di questo periodo che, con la presenza dei bambini a casa, ha imposto ai genitori di conciliare in modo nuovo la quotidianità familiare e professionale, è stata la premessa per l’avvio, nel nostro territorio, di un’iniziativa sperimentale a sostegno delle famiglie: l’avvio di uno spazio di coworking per genitori, nella stessa struttura in cui i figli partecipano ai centri estivi.

È l’idea che è venuta a tre rodigini già attivi su progetti multidisciplinari: Enrica Crivellaro, freelance, Tommaso Reato e Marianna Cacciatori, coordinatori dell’Agriasilo di Corte Carezzabella a San Martino di Venezze.

Mentre a Carezzabella si lavorava per la progettazione dei servizi estivi delle Settimane Verdi, infatti, i tre si sono confrontati e hanno pensato che avrebbe potuto essere funzionale, per i genitori in libera professione o in smart working, avere la possibilità di un servizio estivo esteso anche alla prima infanzia – la fascia da 1 a 3 anni – e la possibilità di un ambiente tranquillo e attrezzato per poter lavorare in modalità smart, ciascuno con il proprio computer, così da ottimizzare i tempi degli spostamenti e dare l’opportunità ai bambini di frequentare i coetanei e partecipando alle proposte di outdoor education delle Settimane Verdi (il centro estivo di Corte Carezzabella).

E così è stato: dalla fine del mese di giugno, un gruppetto di piccolissimi si è unito agli altri gruppi ed Enrica e altre due libere professioniste rodigine si fermano a lavorare nella biblioteca dopo aver lasciato i loro figli agli educatori delle Settimane Verdi. Fanno parte del gruppo del “Coworking day”, un appuntamento fisso che hanno avviato un paio d’anni fa con alcune altre libere professioniste, per lavorare insieme – ognuna sulle proprie attività – un giorno a settimana facendo interagire teste e competenze diverse.

“Ragionare su nuove modalità di conciliazione vita-lavoro credo sia una sfida quanto mai urgente per i genitori – commenta Crivellaro – specie in situazioni come questa in cui uno dei due, spesso la donna, deve sacrificare parte del proprio tempo lavorativo per mantenere tutto in equilibrio, vivendo situazioni di forte stress. Poter portare i bambini in un contesto positivo e all’aria aperta e lavorare al contempo con altre professioniste che vivono situazioni analoghe, è occasione di confronto e sostegno reciproco”.

Aggiungendo: “Se già prima del Covid, in Italia, meno di una donna su due lavorava, questa crisi ha aggravato la situazione, rendendo ancora più pesante lo squilibrio di genere ed è prezioso avere la possibilità di sperimentare modelli nuovi di conciliazione, utili per mettersi in gioco, proseguire le proprie attività e addirittura lanciarsi in nuove imprese”.

“Il coworking è attivo ogni giorno, dalle 8 alle 14, e mette a disposizione dei coworkers, oltre alla connessione wifi e i servizi essenziali, la possibilità di fermarsi per una colazione o un pranzo e di ospitare clienti o appuntamenti di lavoro all’aperto”.

Tommaso e Marianna, insieme a Chiara Reato che gestisce la parte ricettiva della struttura, si dichiarano soddisfatti e sono pronti a consolidare questo nuovo servizio: “Guardare all’azienda agricola come una realtà multifunzionale e aperta al territorio è nel dna di Corte Carezzabella. Promuovere percorsi educazione in natura è ormai un nostro progetto consolidato, sostenuto da tante famiglie che ringraziamo per la fiducia ed arricchito da preziose collaborazioni con scuole e università.

“Ora stiamo immaginando come dare continuità all’esperienza di coworking, pensando a spazi e proposte coerenti con l’idea che la natura e la relazione umana siano ciò di cui grandi e piccoli hanno davvero bisogno per crescere e realizzare belle cose”.

E da cosa nasce cosa: Enrica Crivellaro si occupa di comunicazione e progettazione sociale e con lei siamo al lavoro per altre possibili iniziative, ma con lei ci sono anche Valentina Chinaglia, insegnante di ginnastica posturale che in queste settimane ha organizzato delle lezioni all’aperto nei giardini e le aree verdi di Carezzabella ed Eleonora Costa, graphic designer e fotografa, che ha già pensato di realizzare qui alcuni shooting. Il servizio è attivo fino al mese di luglio e contiamo di trovare presto nuovi spazi di collaborazione”.

 

 

 

fonte: Rovigooggi

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