Inaugurato il Ceod “Il sorriso” e via Maestri del lavoro
Articolo del 22.06.2012 - Scritto da in Amministrazione Comunale | EventiSAN MARTINO DI VENEZZE – Una giornata tipicamente estiva e assolata ha fatto da cornice all’importante cerimonia inaugurale del nuovo centro diurno per persone disabili “Il sorriso” e della via Maestri del lavoro a San Martino. La mattinata di domenica 17 giugno è cominciata alle 9.30 con il ritrovo davanti palazzo Mangilli delle autorità e del pubblico. La banda di Villadose ha aperto il corteo che si è snodato lungo piazza Aldo Moro, via Marconi, via Vallona per arrivare alla nuova via Maestri del lavoro inaugurata ufficialmente dal sindaco Piasentini e dalle autorità sulle note dell’inno di Mameli. Successivamente il corteo si è spostato nel giardino antistante la nuova struttura assistenziale con il primo cittadino a fare gli onori di casa, ringraziando tutti coloro che hanno contribuito a realizzare quest’importante centro a disposizione della cittadinanza sanmartinese e sottolineando la costruttiva sinergia tra amministrazione, Regione Veneto, Fondazione Cassa di risparmio del Veneto e Asl 18 nel realizzare il Ceod “Il sorriso”, costato circa 600 mila euro, di cui 220 mila finanziati dalla Regione Veneto, 220 mila dalla Fondazione Cassa di risparmio del Veneto e i restanti dall’amministrazione sanmartinese. Saluti e ringraziamenti sono poi giunti dal direttore generale dell’Asl 18 Adriano Marcolongo, dalla presidente della Provincia di Rovigo Tiziana Virgili, dal consigliere regionale del Pd Graziano Azzalin e dal parroco don Adriano Frigato. Spazio al taglio del nastro da parte dei nuovi ospiti della struttura di via Maestri del lavoro che ha inaugurato ufficialmente il Ceod, con i numerosi presenti che hanno potuto apprezzare la nuova costruzione che ospiterà circa 15 persone con disabilità. La mattinata è proseguita con la celebrazione della Santa messa svolta nell’adicente palestra dal parroco don Adriano Frigato. Al termine il buffet ha chiuso il programma della giornata in riva all’Adige.
Fonte: La Voce di Rovigo
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