SAN MARTINO DI VENEZZE – L’assalto è scattato verso le 2.45 del mattino di mercoledì 4 gennaio. Due persone, con il volto coperto da un passamontagna, si sono presentate all’ingresso del bar“Graffiti” di via Saline, a San Martino di Venezze. Armate, secondo una prima ricostruzione dei fatti, di due grosse spranghe di ferro. Hanno intimato immediatamente al titolare, dietro al bancone, di non opporre resistenza. E lui, saggiamente, ha obbedito agli ordini che gli venivano impartiti da una delle due persone. Che parlava con accento straniero. Forse dell’Est Europa. L’altra, invece, taceva. Probabilmente perché non conosceva la nostra lingua. Non in maniera sufficiente a impartire ordini secchi e chiari. Entrambi, poi, come detto calzavano passamontagna di colore nero, in grado di coprire interamente le loro fattezze. Così, il titolare è stato chiuso nello stanzino adibito normalmente a ripostiglio. Mentre i malviventi facevano quello per cui erano venuti: saccheggiare il bar. Hanno preso tutte le sigarette che c’erano. Hanno scassinato la cassa. E forzato tutte le macchinette per il gioco elettronico, oltre alla cambiasoldi. Il bottino, secondo una prima stima, che comunque andrà confermata successivamente, dovrebbe superare tranquillamente i 10mila euro. Il tutto deve essere durato circa tre minuti. Almeno secondo il conteggio eseguito dal titolare. Che, non appena ha capito che la via era sgombra, ha iniziato a fare di tutto per cercare di aprire la porta dietro alla quale era stato rinchiuso. E, alla fine, ce l’ha fatta. Ha sfondato una vasta porzione dell’imposta, quindi è uscito e ha visto cosa era accaduto. Uno sfacelo: le macchinette scassinate, la cassa svuotata, le stecche e i pacchetti di bionde spariti. E non è finita qui. Dal momento che, evidentemente, i malviventi sapevano benissimo dove mettere le mani. Infatti, hanno preso anche le riprese dell’impianto di videosorveglianza. Per assicurarsi che nessuno potesse riconoscerli. Per fortuna, la conta dei danni si limita all’aspetto economico. Il titolare, infatti, a parte la paura, non è stato malmenato o aggredito in nessuna maniera. “E pensare che quella sera sarebbe dovuta toccare a me – dice la moglie, ancora scossa – Ero di turno io per la chiusura”. Non è la prima volta che il locale viene preso di mira dai ladri, anche se, a oggi, non era mai accaduto che questi agissero quando i titolari erano all’interno. Mai, prima d’ora, in altre parole, il furto era degenerato in rapina. “Da quando abbiamo il locale – conferma infatti la titolare – saranno quattro o cinque volte che i ladri vengono a farci visita. Nel 2009, sotto le festività natalizie, venimmo derubati addirittura due volte in pochi giorni”. Una triste consuetudine che si è ripetuta anche la notte scorsa.
Poco prima che scattasse l’assalto al bar Graffiti (Vedi, l’articolo principale in pagina, ndr) si è verificato, sempre in paese, un altro fatto decisamente strano. Mentre i ragazzi della squadra di calcio di San Martino si stavano allenando, verso le 21.30, alcuni sconosciuti, qualcuno dice tre, qualcun altro due, hanno preso di mira le auto dei ragazzi. Pare, in particolare, che la loro attenzione si sia indirizzata – dopo che non erano riusciti a entrare in alcuni dei veicoli in sosta all’esterno del campo sportivo – verso una vettura che, per loro sfortuna, era dotata del sistema di allarme, subito entrato in azione. Così che il proprietario ha capito quanto stava accadendo. I ladri sono immediatamente scappati, ma alcuni calciatori, saltati a bordo delle auto, si sono messi sulle loro tracce. Ne è scaturito un inseguimento vero e proprio, al termine del quale, tuttavia, i ladri sono fuggiti. Difficile, al momento, dire se fossero gli stessi che, in seguito, hanno svaligiato il locale di via Saline. Certo è che la coincidenza non può che saltare all’occhio. A questo punto, quindi, le possibilità appaiono due: o gli stessi banditi che hanno razziato il bar hanno prima tentato anche il colpo vicino al campo sportivo, oppure sul territorio sono attive due bande specializzate in distinte attività criminose. La prima, nei furtiai danni delle auto in sosta, fenomeno questo nell’ultimo periodo segnalato varie volte, tanto a Rovigo quanto nei Comuni vicini. La seconda, invece, nello scasso di videogiochi, videopoker e cambiasoldi. Pure questo un tipo di reato che da tempo affligge il Polesine.
Fonte: La Voce di Rovigo
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