Nonostante alcune defezioni causate dal Covid, i nati nell’anno 1951, sia a San Martino di Venezze, sia a Beverare, non hanno rinunciato alla più che trentennale tradizione della “rimpatriata annuale”.
Si sono incontrati a “metà calendario” per un unico ideale compleanno che abbracci tutti i nati nell’anno della Grande Alluvione, avvenuta ormai 71 anni fa.
Convenuti anche da fuori provincia e regione, hanno partecipato alla santa messa celebrata anche in ricordo delle amiche e degli amici scomparsi; al termine della cerimonia religiosa si sono recati in un ristorante locale. Al pranzo è stato invitato anche il parroco dell’unità pastorale San Martino e Beverare, don Giuliano Zattarin nominato “membro onorario del gruppo” e che nel 1971 venne a San Martino, come vice parroco per il suo primo incarico da sacerdote.
Come sempre, il pranzo è stata l’occasione per trascorrere in gioiosa compagnia un tempo di ricordi, alternando aneddoti dell’infanzia a foto dei precedenti pranzi e ai racconti della giovinezza, il tutto condito da ottime pietanze .
Il momento che precede il taglio della torta, con un cerimoniale ormai ben collaudato, prevede il saluto ed il brindisi di Ivo Contiero (responsabile del Comitato nato per organizzare le riunioni) le dediche poetiche di Lodovico Bolzonaro e di Piera Toso.
La novità di questo anno è stato il libro che Ivo Contiero ha voluto donare ai suoi amici coscritti e che, scritto dall’amico di una vita Albino Boreggio, con la scusa di raccontare la sua passata vita politica, si rivela anche uno spaccato di vita paesana.
fonte: civicovenezze