Finalmente è arrivato il fatidico 6 gennaio, il giorno che una volta era il più atteso dai bimbi perchè era quello deputato ai regali (a memoria dei Re Magi) che si attendevano appendendo la calza al camino la notte tra il 5 ed il 6. Per “ottenere” i regali, però, il giorno di capodanno si andava in giro per le famiglie ad augurare “il bonano” al fine di ragranellare qualche soldino affinchè la calza fosse la più piena possibile di giocattoli, dolciumi e quant’altro.
Poi la sera si procedeva al rito del “bruxavecia”, derivato dai riti pagani con il doppio scopo di bruciare il passato e di cercare di indovinare che futuro ci riservava il nuovo anno, se sarebbe stato un anno rigoglioso oppure no.
Oggi tutta questa magia non c’è più, è rimasto il fascino di vedere arrivare la vecchietta a cavallo della scopa, con un sacco pieno di calze e con la scusa del bruxavecia, fare “i foghi” e scaldarse col vin brulé.
A Beverare la Befana arriva alle 16,30 alla C.A.S.A, ex scuole elementari, chiamata dall’Associazione Beverando e sarà seguita dalla lotteria del dolce , mentre nel capoluogo arriva alle 15 in Palestra, chiamata dal Gruppo Animatori Parrocchiale.
Alla sera alle 21 sull’argine dell’Adige all’altezza del Borgo, ci sarà il BRUSAVECIA organizzato dall’associazione Pentaforte.
Mentre in sala Papa Giovanni Paolo II Mons. Bettazzi e Gianni Tognoni colloquieranno sul messaggio di papa Francesco “MIGRANTI E RIFUGIATI UOMINI E DONNE IN CERCA DI PACE”, non è stata forse la Sacra Famiglia la più illustre dei migranti?
Ce n’è per tutti, buona festa!
fonte: civicovenezze