ANGUILLARA VENETA – Striscioni e proteste, fino a perdere la voce. La contestazione dell’Anguillara Usd, squalificata dai play off a causa di un ‘cavillo’ burocratico, si è spostata negli spalti del campo sportivo di Polesella, dove domenica Medio Polesine e Turchese hanno disputato la finale di campionato. Tifosi, giocatori e dirigenti hanno contestato con cori, slogan e cartelli l’intero mach. Il fatto di non aver potuto partecipare alle finali di qualificazione ha suscitato una polemica che va avanti ormai da intere settimane nei social network e nei vari blog dei giocatori. Pubblicati video e link per far conoscere a tutti la sorte toccata a una squadra che, nonostante tutto, in campo, ha sempre dato il meglio di sé. La storia risale a novembre 2012 quando all’Anguillara Usd vengono decurtati sei punti in seguito alla partecipazione di due giocatori di origine extracomunitaria non in regola con il tesseramento. Non erano stati inviati, infatti, i certificati di residenza dei due giocatori. «Ci siamo resi conto di aver commesso un grave errore –dice il presidente Arduino Dalò- dovuto soprattutto all’inesperienza dei nuovi dirigenti». Animati dal desiderio di spuntarla su questo provvedimento disciplinare, i giocatori hanno cominciato a inanellare una serie di vittorie. E, a cinque giornate dalla fine del campionato si sono trovati in piena zona play off. Il 15 marzo, però, ecco che arriva la seconda doccia fredda. «Il comitato regionale del Veneto ci ha informati del fatto che era stata inviata per competenza alla procura federale di Roma, una denuncia anonima, pervenuta alla delegazione provinciale di Rovigo –racconta il presidente-. Il motivo era sempre lo stesso, cioè l’utilizzo di due giocatori non regolarmente tesserati. Il 23 aprile, inoltre, siamo stati convocati presso la commissione disciplinare territoriale del Veneto per il deferimento dei giocatori, del dirigente e della società». Nonostante le questioni burocratiche, l’Anguillara Usd il 19 aprile è riuscita lo stesso a terminare la stagione, guadagnandosi il terzo posto a nove punti dalle due squadre che la precedevano. Grande, la gioia dei giocatori. Il 23 aprile, però, durante il dibattimento, la commissione disciplinare non ha accolto la proposta fatta dalla società di sanzionare la squadra nella prossima stagione calcistica. Quindi, niente play off e i giocatori hanno visto sfumare il loro sogno a causa di una questione burocratica. «La nostra squadra in tutto il campionato ha perso solo una partita. Non ci è stata concessa la soddisfazione di poter giocare la qualificazione –aggiunge l’allenatore, Mauro Bertipaglia-. Avremmo potuto perdere, ma almeno sarebbe successo sul campo e non in un’aula di tribunale a campionato finito. Non nascondiamo di avere le nostre colpe. La società ha una responsabilità oggettiva ed è giusto che paghi, anche con sanzioni amministrative, ma i giocatori con tutto questo, non centrano niente».
Fonte: Il Resto del Carlino – Valentina Magnarello