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ROVIGO – Il battesimo del Terzo Polo. Ieri pomeriggio, nella sede dell’Udc di Rovigo, Pierpaolo Barison, Fabio Osti e Marco Trombini hanno tenuto a battesimo il nuovo soggetto politico, che aggregherà, oltre all’Unione di Centro, anche Alleanza per l’Italia e Futuro e Libertà.
“Una composizione anomala solo in apparenza”, spiega Fabio Osti,
ripercorrendo i percorsi politici personali dei coordinatori provinciali dei tre soggetti riuniti ieri attorno allo stesso tavolo. Il nuovo Polo per l’Italia, infatti, discende direttamente dall’evoluzione politica nazionale, ed è stato promosso, a Rovigo, direttamente da Francesco Rutelli, e vede al suo interno la presenza di Gianfranco Fini e di Pierferdinando Casini. Un mosaico che, a livello polesano, vede l’adesione, oltre che del già nominato Trombini, anche di Giacomo Labarbuta (Fli). Ma è lo stesso Trombini, che è uscito dal gruppo del Pdl costituendo a palazzo Celio un gruppo autonomo, a spiegare, con una battuta l’adesione al polo centrista: “Nessun cambio di schieramento – dice – In realtà, noi siamo l’unico vero centrodestra”.
La costituzione del terzo polo, per Barison, nasce dall’insoddisfazione nei confronti del sistema bipolare. “Vogliamo porci come autonomi rispetto a centrodestra e centrosinistra – spiega Barison – superando l’ottica
fallimentare del bipolarismo, in cui non crediamo più”.
E la logica conseguenza di queste parole è la creazione di un soggetto politico autonomo. “Che miri a governare”, incalza Trombini. E che per questo sarà, “sicuramente”, presente nella prossima competizione elettorale. A Rovigo, dove le tre liste (Udc, Fli e Api) saranno presentate a sostegno di un unico candidato. “Che non c’è ancora – dice Osti stoppando qualunque possibilità di totocandidato – ma del quale parleremo, con gli alleati, confrontandoci soprattutto sui programmi”.
Su questo tema, è Barison a porre dei paletti: “Abbiamo dei valori ben definiti – spiega – e crediamo profondamente nell’incoraggiare le politiche per la famiglia. Su questo, con tutti gli alleati, ci intendiamo molto bene”.
Ma le porte sono aperte anche ad altri soggetti moderati. C’è chi fa il nome della civica Città in Comune, legata all’assessore Riccardo Rizzo, e chi propone un’apertura a Forza Rovigo, soggetto a cui aderisce tra gli altri Paolo Avezzù. “Sicuramente – dice Barison – vogliamo agire come soggetto aggregante nei confronti di tutta l’area moderata polesana, e in questo senso siamo aperti a qualunque ragionamento ferma restando la nostra indipendenza dai poli tradizionali”.
Ai quali, il Polo per l’Italia, non guarda nemmeno di fronte all’ipotesi ballottaggio: “Semmai – dice Osti – saranno loro a chiederci un’eventuale alleanza, dato che noi puntiamo a governare, e quindi a superare la prima tornata elettorale”.
Non solo a Rovigo: anche Adria, seconda città della provincia, è nel mirino del Polo per l’Italia. “Senza dimenticare – aggiunge Barison, e non è un caso dato le sue origini radicate a San Martino di Venezze – tutti gli altri sei Comuni che a primavera saranno chiamati alle urne”.

Fonte: La Voce di Rovigo del 06.02.2011

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