Presentazione della lista “Per San Martino – Bonato Sindaco – Pdl – Lega Nord” nella sala civica del Capoluogo, veramente affollata, confermando che le elezioni comunali a San Martino stanno coinvolgendo gli elettori locali. Tiziano Bonato, quarantenne dirigente d’azienda, sindaco dal 2001 al 2006 e candidato sindaco della lista, ha dato il benvenuto agli intervenuti, passando la parola ai candidati consiglieri per una breve presentazione, partendo dalla componente femminile della compagine.
Articolato l’intervento di Cristian Legnaro, candidato e coordinatore locale del Pdl, tutto improntato sulla linearità e trasparenza politica della lista e di conseguenza sulla scelta di Bonato, esponente del Pdl, quale candidato sindaco. Alcuni minuti più degli altri candidati se li è ritagliati Giovanni Cavallaro, assessore nell’amministrazione Bonato che nel suo intervento ha sostenuto che tutti e tre i candidati sono sindaci uscenti, giocando sull’abbinata Piasentini-Merlin e che dati contabili alla mano il sindaco Bonato era sicuramente riuscito ad utilizzare al meglio le risorse del Comune, battendo nel confronto gli altri due candidati.
Il candidato sindaco Bonato ha poi illustrato alcuni dei punti del programma, seppure in modo sintetico, partendo dai servizi concreti per le famiglie, in primis la realizzazione di un asilo nido e il sostegno concreto alla scuola materna di Beverare, dichiarando sorridendo: “La frequenta mia figlia, è l’unico conflitto di interessi che ho”. Inoltre, prioritario per la lista Bonato è il completamento del Ceod (Centro per persone disabili) e l’istituzione di un centro di prelievo sangue e monitoraggio pressione.
Dopo famiglie e anziani, Bonato pensa ai giovani, ricordando che già nella sua amministrazione erano partite alcune iniziative pensate per loro e di conseguenza l’importanza di valorizzare le associazioni locali sia sportive che di volontariato, alcune delle quali di eccellenza, eccellenza non sempre riconosciuta dall’amministrazione uscente; altro punto importante la pulizia e la sorveglianza degli impianti sportivi e delle zone verdi del paese, sicurezza, quindi e ambiente pulito in tutti sensi.
Non piace a Bonato l’idea di ricavare energia elettrica dal fiume Adige, ma sicuramente con il fotovoltaico e con l’ammodernamento degli impianti la pubblica illuminazione rimarrà accesa l’intera notte, risparmiando lo stesso sulla bolletta. In conclusione un cenno sullo sviluppo economico: “Possiamo dire tante cose e promuovere tanti progetti, ma la realtà è che oggi a San Martino non c’è un lotto produttivo disponibile. Per questo motivo la creazione di nuovi lotti artigianali e industriali è la nostra priorità in campo economico”.
Fonte: La Voce di Rovigo del 07.05.2011 – Gianmaria Visentin