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Durante il viaggio che il quotidiano La Voce sta facendo per le vie del nostro paese ha incontrato diversi enti e realtà, le ultime in ordine di tempo sono quelle dell’associazionismo e dei centri di aggregazione.
I riflettori puntati hanno messo in luce, sia in un campo che nell’altro, delle realtà molto vivaci, con numeri che non hanno nulla da invidiare a centro molto più grossi.
Basta scorrere l’apposita pagina nel sito del nostro comune :(http://www.comune.sanmartinodivenezze.ro.it/homepage/uffici/cultura/associazioni.aspx?ND=1427), per rendersi conto della numerosità di centri associativa, e molti dei quali con numeri di associati piuttosto elevati.
Biblioteca, la neonata C.A.S.A , Auser costituiscono per il nostro centro l’eccellenza come centri di aggregazione, con proposte di tutto rispetto.

 

 

 

fonte:civicovenezze
foto: La voce rovigo

Venerdi’ 24 novembre 2017 alle ore 21,00, presso la Scuola Primaria di Via Marconi (Sala mensa) a San Martino di Venezze, promossa dal Movimento Culturale Libera Mente in collaborazione con l’Unitá Pastorale di San Martino e Beverare guidata da Don Giuliano Zattarin, si terrà la proiezione del docufilm “Spes Contra Spem-Liberi dentro” di Ambrogio Crespi presentato alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia nel 2016. Sará l’occasione per colloquiare sul tema della condizione carceraria ed in particolare sull’aspetto : “I detenuti possono cambiare ?” assieme agli autori Sergio d’Elia ed Elisabetta Zamparutti di Nessuno Tocchi Caino, Marco Casellato – Responsabile dell’Ossevatorio carcere della Camera Penale di Rovigo, Giulia Bellinello – Garante dei diritti delle persone private della libertà del Comune di Rovigo e Livio Ferrari – Direttore del Centro Francescano di Ascolto di Rovigo.

Un docufilm lontano dalla gerarchia delle “cose urgenti”, lontano dalla vita quotidiana di ogni persona. Criminali, mafiosi, autori di numerosi omicidi ci accompagnano in un viaggio inimmaginabile, dentro ad anime oscure, nel buio profondo attraverso squarci di luce che come dei lampi accecano chi li guarda.

L’Associazione Nessuno Tocchi Caino in collaborazione con il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria e con la Casa di Reclusione di Opera, ha prodotto questo cortometraggio: un manifesto contro la criminalitá, scritto da criminali che sgretolano il mito del criminale stesso. Uomini con un ergastolo ostativo, un “fine pena mai” che oggi sono un manifesto delle istituzioni e che ringraziano senza dubbi chi li ha sottratti alle loro vite “libere” perdute.

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fonte: civicovenezze

 

 

 

Mercoledì 4 marzo, alle ore 21,   presso la Sala Civica in Via M.T. Reato ci sarà l’incontro per introdurre il corso di fotografia digitale e raccogliere le quote di iscrizione degli aderenti.

Come già riportato in altro articolo, il corso promosso dalla Amministrazione Comunale con la collaborazione del Movimento Libera-Mente,  sarà tenuto dalla Fotografa Chiara Chiodi.
Il programma dettagliato del corso verrà presentato durante la  serata.

Per informazioni sul corso e sull’insegnante chiamare 347/6998220 o visitare il sito internet www.fotochiara.it o profili social relativi.

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fonte: civico venezze

Doppio appuntamento a San  Martino Di Venezze per il giorno della memoria. Quest’anno due sono le inziative organizzate per commemorare “la giornata della memoria”.
Martedi 27 gennaio, presso la sala parrocchiale Papa Giovanni Paolo II alle ore 21, ci sarà  la proiezione del film: TRAIN DE VIE; pellicola del  1998 presentata alla mostra del cinema di Venezia, dove ha ottenuto ampi consensi. L’evento è organizzato dal gruppo Giovani.

Venerdi’ 30 gennaio alle ore 21, presso la sala mensa della scuola primaria, in Via Marconi, ci sarà la presentazione del libro “”L’EROE INVISIBILE. RICORDO DI GIORGIO PERLASCA”
Budapest: inverno 1944-1945. La guerra sta per finire, ma non le sue atrocità. Gli ebrei rimasti intrappolati nella capitale sono costretti a nascondersi, a mentire, a subire assalti e deportazioni da parte dei soldati nazisti tedeschi e ungheresi. In questa triste vicenda si inserisce la storia di Giorgio Perlasca, commerciante di carni italiano che si ritrova per lavoro in Ungheria quando arrivano i tedeschi. La situazione drammatica degli ebrei cui assiste quotidianamente gli fa maturare l’idea di opporsi, in qualunque modo, a tanta ferocia. Grazie ad un falso passaporto fornitogli dall’ambasciata spagnola, Perlasca si dichiara console spagnolo e fornisce autentiche lettere di protezione agli ebrei che si rifugiano negli edifici di proprietà dell’ambasciata. Si tratta di una lotta contro il tempo per salvare quelli che i nazisti pensavano fossero circa trecento ebrei, mentre in realtà erano più di cinquemila. Perlasca gli procura cibo, salva molti ragazzi dai cosiddetti “treni della morte”, mentendo e rischiando ogni giorno la sua vita. Alla fine della guerra, quando rientra a casa a Padova, Perlasca non racconta a nessuno, neppure ai suoi familiari, la sua vicenda e così per molto tempo il segreto rimarrà tale. Solamente molti anni dopo, verso la fine degli anni Ottanta, un gruppo di donne ungheresi comincia a cercarlo e allora la sua storia farà il giro del mondo…
AUTORI:Luca Cognolato è insegnante in un istituto superiore di Padova;
Silvia Del Francia è una libraia e si occupa da diversi anni di promozione della lettura.
Insieme raccontano una storia intensa e vera, rimanendo fedeli alle testimonianze lasciate da Giorgio Perlasca. In fondo al libro è presente anche un ricordo del figlio, Franco Perlasca. Un libro bellissimo e toccante per i ragazzi, ma perfetto anche per iniziare a raccontare la Shoah ai bambini più piccoli.
Per l’occasione in biblioteca sono stati allestiti due scaffali tematici (bambini, ragazzi e adulti) sulla Shoah: romanzi, saggistica, DVD.
L’evento è organizzato dalla Biblioteca in collaborazione con Il Movimento Libera-Mente.

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fonte: civico venezze

Una conviviale sullo yoga con Cristina Tadiello per scoprire i segreti della disciplina orientale
cristina tadiello - serata yoga san martinoSAN MARTINO DI VENEZZE – Una serata all’insegna dello yoga. La scorsa settimana al ristorante Ca’ Donà di San Martino si è tenuta una conviviale organizzata dall’Amministrazione Comunale sanmartinese, in collaborazione con la Commissione Pari opportunità e la collaborazione del movimento culturale Libera-mente per la serie “Cura del benessere”. Ospite della serata Cristina Tadiello che ha trattato il tema “Tra il ‘detto’ e il ‘fatto’. Lo yoga nella quotidianità”. La conviviale è stata un’occasione per capire alcune particolarità della particolare disciplina orientale, praticata da molte tante persone per il benessere psico-fisico del corpo e della mente. Circa una trentina le persone che vi hanno preso parte, curiose ed interessate che non hanno voluto mancare all’appuntamento.
Fonte: La Voce di Rovigo

SAN MARTINO DI VENEZZE – Vivere nella società di oggi con un atteggiamento responsabile, slegato dalle logiche di mercato. Questo l’argomento principale dell’incontro svoltosi venerdì sera nella sala mensa delle scuole elementari di via Marconi organizzato dal movimento culturale Libera-mente in collaborazione con l’amministrazione comunale di San Martino. Ospite della serata don Gianni Fazzini, parrocco della comunità di Altino nel veneziano e fondatore dell’associazione Bilanci di giustizia. A fare gli onori di casa l’assessore ai servizi sociali Anna Maria Barbierato che ha presentato il sacerdote responsabile di quest’associazione no profit che promuove uno stile di vita sostenibile. Don Gianni Fazzini ha spiegato in modo molto semplice e chiaro le dinamiche della società di oggi, mossa dal consumismo da parte della pubblicità, tempestando con messaggi per spingere all’eccesso la spesa dei più svariati beni di consumo. Di contro invece, un atteggiamento differente, figlio di una scelta che dev’essere personale, per portare a un cambiamento tale da generare una coscienza più essenziale, eliminando il superfluo, da condividere a partire dalla famiglia. Tematica un po’ inconsueta quella portata da don Fazzini e di non facile applicazione al mondo odierno, ma di interesse particolare che ha suscitato un ascolto diverso nel (poco) pubblico presente.

Fonte: La Voce di Rovigo

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