SAN MARTINO DI VENEZZE – La questione ‘centrale a biomasse’ di San Martino è arrivata a Venezia. La società “I frutti del sole” ha fatto ricorso al Tar, dopo il diniego della Provincia sul progetto avanzato per la costruzione di un impianto a poche centinaia di metri dal centro del paese.
La vicenda risale a maggio 2014, quando la società stessa, con sede in via Marconi a San Martino, aveva fatto richiesta al Comune di costruire una centrale a biomasse della potenza di 2,9 megawatt alimentata a cippato per riscaldare circa 10 ettari di serre adibite alla coltivazione di ortaggi.
Il Comune sin da subito si è dimostrato contrario a tale richiesta, e a settembre è sorto il comitato cittadino San Martino in salute, che si è schierato a fianco dell’amministrazione, raccogliendo numerose firme per opporsi a tale progetto, poiché in una zona troppo vicina al centro cittadino. Alla conferenza dei servizi tenutasi il 16 ottobre 2014 con le parti interessate, la Provincia ha respinto la richiesta inoltrata dalla società stessa, non rilasciando l’Aua (autorizzazione unica ambientale).
Successivamente, l’amministrazione sanmartinese in un consiglio comunale ha modificato il regolamento di polizia urbana, introducendo alcune norme più restrittive in merito all’insediamento di impianti a biomasse, fissando le distanze minime: fino a 1 megawatt, ad almeno 1,5 chilometri di distanza dall’ultima casa del centro abitato e fino a 3 megawatt, ad almeno 2,5 chilometri di distanza dall’ultima casa del centro abitato.
La società “I frutti del sole” in questi mesi però, ha portato avanti la sua causa, facendo ricorso al Tar in merito al diniego di Provincia e Comune, ed ora la parola spetta al tribunale amministrativo regionale.
Ma il comitato cittadino San Martino in Salute non si ferma, e per domenica 25 gennaio ha organizzato un incontro a tema; alle 17 nella sala mensa della scuola primaria di via Marconi, infatti, sarà ospite il professor Gianni Tamino, già docente di Fondamenti di diritto ambientale del Dipartimento di Biologia dell’università di Padova, che affronterà le tematiche relative proprio alla questione ‘centrale a biomasse’ che da mesi vede sotto i riflettori il paese in riva all’Adige.
fonte: La Voce Rovigo