L’esito delle urne e la conseguente vittoria di Vinicio Piasentini hanno dato un impronta ben definita nella composizione del consiglio comunale. Dei dodici consiglieri eletti, otto appartengono alla lista “Nuova Venezze Piasentini sindaco”; due per ciascuno sono di “Democrazia per San Martino” e “Per San Martino Bonato sindaco”. Sette sono “volti” nuovi: Anna Maria Barbierato, Daniele Barison, Ilenia Francescon, Luca Rosa, Enrico Contiero, Diego Novo e Cesarino Crivellari mentre, i restanti da tempo conoscono le sale di palazzo Mangilli. La più gettonata (in riferimento ai consensi personali) è stata Anna Maria Barbierato che ha ottenuto 103 preferenze, seguita a ruota dall’ex sindaco Roberto Merlin che ha raggiunto quota 102. Nel visionare attentamente le tre liste vi erano in lizza nomi che, in un recente passato, hanno vissuto in prima persona la situazione politica sanmartinese.
Nonostante la loro presenza non sono riuscite a dare quell’impulso alla propria lista restando così al palo. Nemmeno gli ex assessori Giorgio Barchi e Franco Bettinelli, inseriti nella lista di Piasentini, non sono riusciti nell’intento. Il primo ha ottenuto 29 consensi personali mentre, il secondo si è fermato a 10. Chi invece ha stupito è stato Ivo Contiero. Dai più dato come escluso di lusso, l’ex assessore ha raccolto, in tutte quattro le sezioni, i voti necessari per la sua riconferma. Da sottolineare che il suo ingresso a palazzo Mangilli risale al 1988 (sindaco Nettuno Orfaci) poi, in successione è stato riconfermato nei due mandati di Pierpaolo Barison. Nel 2001, sindaco Tiziano Bonato, è subentrato a Gilberto Zamarco. Il resto è tutta storia recente considerato che con Roberto Merlin ha ricoperto la carica di assessore. Conti alla mano, è da oltre ventanni che il buon Ivo Contiero occupa una poltrona a palazzo Mangilli.
Scherzosamente qualcuno gli ha fatto notare che, pur restando in carica ancora, non riceverà mai nessun vitalizio. Per quanto riguarda la poltrona di primo cittadino, Vinicio Piasentini è il decimo sindaco dall’avvento della Repubblica. Il primo è stato Giovanni Mingotti poi, in successione, Luigino Menarello, Rino Gherardo, Anerzio Bacco, Antonio Volpe, Nettuno Orfaci, Pierpaolo Barison, Tiziano Bonato e per ultimo Roberto Merlin.
Fonte: Il Gazzettino di Rovigo del 19.05.2011 – Graziano Barbierato