San Martino di Venezze – Non è stato rimosso l’ostacolo che mette il consigliere comunale Renato Bettonte, capogruppo consiliare di Governare Insieme, in situazione di incompatibilità con il suo ruolo istituzionale.
Il Consiglio comunale ha preso atto che nel termine di dieci giorni già concesso nella precedente seduta il capogruppo non ha fatto pervenire alcuna osservazione in merito; pertanto con il provvedimento adottato nella seduta vengono assegnati al consigliere Bettonte ulteriori dieci giorni per rimuovere la causa di incompatibilità sopravvenuta.
Dagli scranni della maggioranza sono arrivati auspici affinché il consigliere Bettonte faccia venir meno la causa di incompatibilità in modo da rimanere nella carica di consigliere comunale.
Diversa la posizione del consigliere Luciano Tobaldo che nel suo intervento ha ribadito la posizione già sostenuta nella seduta consiliare precedente, nel corso della quale si era astenuto dal voto, dichiarando che in questa seduta non avrebbe partecipato alla votazione. Tobaldo aveva invitato il sindaco a tentare un accordo bonario con il consigliere Bettonte in modo da definire una questione imbarazzante, ma tale tentativo non gli risulta essere stato effettuato.
Tobaldo ha concluso il suo intervento affermando di essere a conoscenza che pochi giorni prima, era pervenuta una diffida ai consiglieri da parte dello studio legale Berti di Rovigo e pertanto sarebbe necessario esaminare contestualmente anche tale diffida, in quanto essa va ad incidere sulla questione dell’incompatibilità sopravvenuta.
La diffida è stata esaminata dal civico consesso con l’intervento, a nome della maggioranza, del consigliere Claudio Contiero che, dopo una disamina dei fatti alla base del provvedimento di esproprio e argomentando sulle motivazioni addotte dal legale ha proposto al Consiglio di rigettare la diffida dello studio legale Berti di Rovigo, confermando la delibera consiliare citata nella diffida, sia per quanto attiene alla variante urbanistica, sia per quanto attiene all’approvazione del progetto di realizzazione del parcheggio e alla dichiarazione di pubblica utilità, indifferibilità ed urgenza delle opere; inoltre il consigliere ha proposto di demandare all’ufficio tecnico comunale di porre in essere gli atti di competenza, per definire il decreto di esproprio, secondo le procedure ordinarie.
E’ dunque intervenuto ancora il consigliere Tobaldo, il quale ha espresso la propria difficoltà ad effettuare una riflessione compiuta con cognizione di causa su un argomento che presenta aspetti molto tecnici; sono apprezzabili le argomentazioni giuridiche dell’assessore Claudio Contiero ma, a giudizio del consigliere, sarebbe opportuno acquisire un vero e proprio parere legale.
Infine è intervenuto il consigliere Vinicio Piasentini, capogruppo di Aria nuova per San Martino, il quale non si è sentito preoccupato per i toni della diffida: a giudizio del consigliere, nella diffida medesima non vi sono serie argomentazioni per contestare la validità della deliberazione ed inoltre lascia perplessa la frase secondo la quale “tale illegittimità riguarda, per l’appunto l’oggetto della impugnativa giurisdizionale posta in essere da Bettonte nei confronti di codesto Comune” in quanto in realtà nel ricorso al Tar non si fa riferimento alla sentenza della Corte Costituzionale. Piasentini ha chiuso il suo intervento dichiarandosi d’accordo nel rigettare la diffida e nel dare mandato all’ufficio tecnico di espletare le ordinarie procedure di esproprio.
La votazione ha dato ragione ai consiglieri Contiero e Piasentini, con dieci voti favorevoli su quattordici consiglieri presenti.
Fonte: La Voce di Rovigo del 02.04.2011
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